Di autunno e di cura degli spazi

Mattia Golin Persone, Pulizia

Sembra che noi esseri umani ci siamo inventati due inizi. Così abituati ad essere super – impegnati e sempre sul pezzo, che dopo la pausa estiva ci sembra di dovere ricominciare tornando immediatamente alla piena efficienza. Quindi non è raro sentire chiamare settembre “il mese del vero inizio (rispetto a gennaio)” o “quello in cui tutto inizia”. Effettivamente dopo mesi di sole, di scuole chiuse e di vacanze più o meno godute sembra naturale vedere la stagione in arrivo come una cesura: prima relax, sole e riposo e poi tabella di lavoro, obiettivi e vita in ufficio. Taglio netto e cambio scenario per tutti noi, volenti o nolenti.

Ma siamo pronti a viverlo come tale?Forse non è più necessario e probabilmente i tempi sono maturi per valutare altri punti di vista. Dopotutto la natura, in autunno, inizia a ritrarsi, immagazzinando provviste ed energie, e vive per lunghi mesi a ritmi meno sostenuti. Impiega molte energie, ma lo fa in maniera meno visibile e ostentata, lavorando di qualità, più che di quantità. Per poi sbocciare, a primavera.

È possibile tradurre questa aspirazione nella cura degli ambienti? Potremmo provarci, ad esempio migliorando il comfort e la personalizzazione dei nostri spazi abitati o professionali, con l’attenzione che è giusto riservare ai luoghi che ci proteggono: che sia l’abitazione, un magazzino o uno spazio industriale possiamo lavorare sulla nostra qualità di vita quotidiana dal punto di vista organizzativo, della pulizia o della delega di servizi necessari.

In Solaris puliamo spazi umani perché ci piacciono le persone e vorremmo contribuire a diffondere un abitare gli spazi nel pieno benessere. Insomma, buon autunno, come è giusto che sia.