Ultimi giorni di questo impegnativo 2020. Ci avviciniamo alla fine dell’anno e se non è ancora il momento di avanzare previsioni sulla soluzione dell’emergenza Covid19 certamente possiamo fare un po’ il punto di come è andata per noi.
L’arrivo del virus e la sua altissima capacità di contagio hanno investito il settore dei servizi, che per eccellenza è quello che mette in contatto le persone; la necessità di igienizzazione, oltre alla consueta pulizia dei locali, è diventata un obbligo a qualsiasi livello, ma per noi ha significato un improvviso e obbligatorio aumento di lavoro e di nuovi obblighi operativi in tempi quasi fulminei. Ci siamo velocemente organizzati, rispondendo a tutte le richieste di aggiornamento del servizio alla clientela, aggiungendo alcuni servizi e ottenendo nuove richieste da parte di aziende che non riuscivano più a gestire le pulizie quotidiane con le risorse interne.
All’allarme per gli effetti del virus sulla salute si è velocemente affiancato quello per i contagi. Sì perché un operatore positivo, con sintomi o meno, ma anche un operatore con un familiare positivo, significa assenza dal lavoro. E potete immaginare per un’azienda che basa il suo lavoro sulla presenza di numerosi collaboratori – alcuni specializzati – che entrano nelle aziende la sera tardi o la mattina molto presto in gruppo e puliscono da piccoli uffici con un paio di stanze a più piani della stessa azienda, quale esigenza di riorganizzazione abbia richiesto.
Insomma diciamo che in questi nove mesi non ci siamo proprio rilassati. Ma chi può dirlo, oggi?
Volendo fare un bilancio non ce la sentiamo di pendere né dal positivo, né dal negativo. Siamo di natura cauti ma concreti, l’allarme non è ancora rientrato e stiamo a vedere come si evolveranno le cose. Però abbiamo riflettuto su cosa ci ha insegnato questa esperienza e la risposta è stata: “Molto su noi stessi, come professionisti e gestori di una squadra composta da quasi 400 dipendenti, e molto sulla relazione con i nostri clienti.
Noi siamo Renata Arcaro e Mattia Golin e abbiamo scoperto che siamo resilienti, per i tanti e tali stravolgimenti al nostro lavoro, (quasi) instancabili – i sabati sono diventati velocemente tutti giorni feriali – e poi abbiamo imparato a chiedere ai nostri collaboratori, a incastrare gli appuntamenti con i risultati dei tamponi della squadra di lavoro, senza sgarrare, facendo fronte agli impegni presi.
Dai clienti abbiamo raccolto comprensione e anche qualche scatto di impazienza e pur non essendo ancora attrezzati per i miracoli ci siamo impegnati e abbiamo raggiunto l’obiettivo.
È un lavoro di squadra: il nostro impegno, la flessibilità di fronte all’inaspettato. Ma ce l’abbiamo fatta.
Guardiamo al 2021 con speranza. Non passerà tutto, non subito. Ma se ne siamo usciti diversi faremo le cose in modo diverso e andremo avanti, cercando di fare del nostro meglio. Oggi stiamo ripensando alla nostra azienda, con esperienza quasi trentennale, ricca di esperienza e relazioni. Vogliamo rinnovarla nell’aspetto e nell’efficienza dei servizi, perché per noi il margine di miglioramento è sempre un passo oltre dove siamo arrivati. E quindi per l’anno nuovo aspettatevi delle belle novità.
Intanto, buona fine 2020 a tutti voi.